E' con grande piacere che riporto la seguente notizia:
È tutto (o quasi) nascosto sottoterra. Un patrimonio archeologico invidiabile e insospettato che non vede l’ora di venire alla luce. Pone le basi per una possibile futura fruizione dei beni archeologici di San Paolo di Civitate il progetto ideato dal Comune e finanziato al 50% dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Obiettivo del progetto è quello di sapere cosa c’è sottoterra, utilizzando le più recenti tecnologie di ricerca nel campo dell’archeologia. Obiettivo che sarà raggiunto tramite la realizzazione di una aerofotografia archeologica e di una ricognizione topografica dell’intera area, abitata sin dal I millennio a. C. (vedere riquadro, ndr) per ricostruire, attraverso l’analisi delle foto, i diversi insediamenti degli umani che nel corso dei secoli hanno abitato il territorio comunale.
Oltre a ricostruire la sequenza storico-archeologica dell’area, il progetto prevede la creazione di una carta archeologica e una carta di rischio archeologico, che possano aiutare gli enti a valutare eventuali rischi archeologici prodotti da un possibile intervento umano. La consapevolezza delle presenza di un patrimonio archeologico nel territorio è avvenuta, come spesso accade, in maniera fortuita, magari durante la realizzazione di interventi edilizi o opere pubbliche, e in alcuni casi i resti archeologici emersi sono stati ricoperti.
Ci sono state campagne di scavo già nel 1972 e poi nel 1985, queste ultime condotte dalla compianta Marina Mazzei. Allo stato attuale gli unici beni fruibili nell’area di ssan Paolo sono la torre medievale e il torrione. Il progetto prevede il censimento di tutti i dati disponibili, la creazione di un database per la gestione dei dati stessi e l’indagine sistematica di alcune aree campione del territorio di San Paolo di Civitate.
Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=232998&IDCategoria=1