4 novembre 2008: una data storica per gli Stati Uniti d'America e per quello che noi chiamiamo il mondo occidentale. Per la prima volta nella storia il Presidente della superpotenza americana sarà un afroamericano. Quest'uomo ha trionfato alle elezioni perché durante la lunga ed estenuante campagna elettorale ha saputo riaccendere un barlume di speranza con la sua voglia di cambiamento, e annunciando una politica economica di redistribuzione del reddito più equa tra le classi. In Italia la notizia è stata accolta in maniera variegata sia tra i due schieramenti, sia all'interno di ogni singolo partito. C'è in Italia una specie di contesa per attribuirsi la somiglianza con Obama per la propria politica, chi invece dice che uno che la vittoria di Obama fa un piacere ad Al Qaeda, chi dice che non cambierà niente perché al fianco del giovane presidente (proprio per questo gli è stata attribuita eccessiva inesperienza soprattutto in politica estera rispetto al suo rivale McCain) ci sono sempre le vecchie volpi del Partito Democratico.
Sicuramente sia come evento mediatico e sociale, sia alla luce del periodo storico in cui ci trovamo, dove il presidente entrante dovrà confrontarsi con la crisi economica globale, sia con le tensioni internazionali che non accennano a placarsi,il mandato di Obama passerà alla storia.
Voi cosa ne pensate?